Interporto Campano

Il progetto trae le sue origini dall’idea di alcuni imprenditori campani, che operavano nel settore del commercio all’ingrosso in un quartiere del centro storico di Napoli.
Gli imprenditori furono lungimiranti nel comprendere che i fattori limitanti la logistica nel centro Storico di Napoli avrebbero fortemente compromesso il loro business e pensarono quindi di spostare le loro attività in un luogo che li avrebbe sicuramente aiutati a far fronte alle difficoltà di parcheggio dei clienti, al carico-scarico merci e il conseguente stoccaggio; quel luogo venne individuato nel territorio di Nola (NA).
Così, nel 1996 nasce il CIS di Nola, voluto fortemente da 12 imprenditori che da lì a qualche tempo avrebbero raggiunto la quota di 320, con le rispettive aziende.

Nola è ormai una realtà consolidata e gli stessi imprenditori del Cis, sfruttando l’opportunità  concessagli dal “PIANO GENERALE DEI TRASPORTI”, fondano l’Interporto Campano nel 1999, il polo dell’intermodalità e della logistica tra i più importanti d’Italia e d’Europa.
In questo quadro la Costruire S.p.a. si è occupata della realizzazione della Palazzina Uffici, incluso le urbanizzazioni e le sistemazioni esterne, e di cinque capannoni da adibire a uso del terziario commerciale.

La Palazzina Uffici impegna una cubatura di circa 13.110 mc sviluppandosi su tre livelli per una superficie totale fuori terra 3.420 mq; inoltre, è stato realizzato un piano seminterrato di circa 1.140 mq in cui è collocata un’autorimessa. La struttura portante dell’edifico è del tipo in cemento armato precompresso ed in cemento armato; le facciate del fabbricato sono realizzate con un sistema di “facciate continue”.
La realizzazione dei cinque capannoni all’interno dell’Interporto Campano di Nola (NA) per uso terziario si è sviluppata su circa 6o.ooo mq con relative opere di urbanizzazione al servizio dei suddetti capannoni ed infrastrutture di base su una superficie complessiva di circa 8o.ooo mq. I cinque capannoni sono caratterizzati da una struttura portante in c.a.p. che prevede la possibilità di realizzare un soppalco intermedio aumentando la superficie utile del capannone.